Santa Marta, Sabato, 20 Settembre 2014
24 Gennaio 1999. Caigo. Freddo. Tanto freddo. Ma, soprattutto, una gran partita di merda. Gli arancioneroverdi si giocano in un Penzo gremito, una fetta di salvezza contro il Bari. Ma si giocano anche un sogno, perché altro non può essere la serie A dopo oltre 30 anni di assenza in una città ormai abituata a vedere il massimo campionato solo attraverso schermi televisivi. Eppure, tra i ventidue in campo, nessuno pare aver voglia di giocare, ci si passa la palla senza troppa convinzione, in attesa del fischio finale. Il pubblico non capisce. E fortunatamente, non capisce un emerito cazzo neppure un semi sconosciuto brasiliano, che si riscalda a bordo campo in attesa degli ultimi scampoli di partita. "Non devi segnare!", gli dicono pochi istanti prima di entrare in campo. Per carità , Moacir Bastos Tuta di gol non ne ha mai fatti molti, la richiesta sembra pure pleonastica, ma non si sa mai... Eppure lui non capisce e pensa: "ma che richiesta è non segnare, devo sicuramente aver capito male." Così, dopo un paio di scatti per sciogliere i muscoli, su una punizione che spiove senza troppe pretese in area, Moacir si avvita, stacca di testa in torsione, la schiaccia in modo piuttosto rocambolesco a terra, la palla si impenna, prende una strana traiettoria, sbatte sul palo. Gol. Bacia la maglia Moacir, mentre corre a festeggiare quello che crede essere il gol della svolta della sua carriera. Lo è in effetti, ma non come se la aspetta. Lì dietro, nessuno lo segue, i compagni di squadra sono sbigottiti, si disperano, non ci credono. Poi piovono gli insulti e Moacir fa le valigie, scomparendo dal calcio che conta. Forse nemmeno lo sa Moacir, ma per molti bambini, per moltissimi veneziani, quel giorno è diventato un eroe. Forse non interesserà a Moacir, forse starà cercando di scampare all’esborso dell’ennesima rata non pagata di alimenti alla moglie, ma 12 anni prima che nascesse la Stella Rossa, lui l’ha fondata. Sui valori dell’ingenuità calcistica, nella sua purezza, spontaneità , imprevedibilità. La magia dello sport, prima di tutto. Ancora di salvezza in giorni tempestosi, ideale morale su cui costruire la società del futuro. Perché da quando i ragazzini non giocano più nelle calli e nei campi questa città ha smesso di avere un futuro. La strada e lo sport come serbatoio di esperienze, condivisione di speranze, desiderio di riscatto. Questo siamo noi e questo vogliamo che sia questa seconda edizione del nostro torneo. Nella cornice di Santa Marta, tra gli ultimi baluardi di venezianità. Che festa sia. VIVA LO SPORT POPOLARE!
PROGRAMMA TORNEO 20 Settembre 2014:
Inizio torneo ore 11.00 campetti sportivi di Santa Marta
- TORNEO CALCIO 6vs6: due tempi da 10 minuti.
- TORNEO BASKET 3vs3: partita da 15 minuti.
La quota di iscrizione è di 10 euro per squadra, sarà presente un punto ristoro con cibo e bibite che servirà esclusivamente per coprire le spese di organizzazione della giornata